Nel periodo che va dal 1896 al 1914 venne affrontato per la prima volta in Italia il problema delle malattie e degli infortuni. A tal proposito sorsero nuove istituzioni che, nel clima generale di attenzione per l’economia sociale e in sintonia con la cultura europea ed americana, contribuirono ad ammodernare la società in una fase di grande slancio dell’economia industriale. Vengono qui esaminate approfonditamente l’Associazione degli industriali d’Italia per prevenire gli infortuni del lavoro (AIPI), la Cassa Nazionale di Assicurazione contro gli infortuni, la Clinica del Lavoro, l’Ispettorato e l’Ufficio del Lavoro, con particolare attenzione al contributo degli intellettuali, dei tecnici, dei sindacati e del mondo politico. Ne esce confermato il ruolo di Milano, centro dello sviluppo industriale e laboratorio in cui vennero elaborate la idee più avanzate in merito alla salute dei lavoratori. I medici della Clinica del Lavoro e gli ingegneri dell’AIPI furono fra coloro che maggiormente contribuirono a diffondere queste nuove conoscenze e a far istituire appositi corsi universitari.