Regolamento

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Accesso

L'accesso all'archivio e alla biblioteca è libero e gratuito
Possono accedere i cittadini italiani e stranieri
Per accedere è necessario compilare una scheda di consultazione e firmare la propria presenza sul registro

Richiesta, consegna e consultazione del materiale d'archivio

Per richiedere la consultazione del materiale d'archivio e della biblioteca lo studioso deve compilare il modulo apposito
La consultazione avviene nei locali predisposti a tale scopo

Lo/a studioso/a non può cedere ad altri il materiale archivistico consultato
I documenti devono essere trattati con il massimo riguardo: è vietato alterare l'ordine delle carte all'interno dei fascicoli, apporre sui documenti annotazioni, anche a matita o appoggiarvi fogli

Non è consentito per nessun motivo uscire dalla sala studio portando con sé documenti o libri, sarà il personale dell'archivio a recarsi al tavolo dello studioso che abbia bisogno di specifici chiarimenti

E' vietato il prestito esterno dei documenti, dei libri e dei periodici conservati negli archivi, nella biblioteca e nell’emeroteca
Lo studioso che dovesse allontanarsi temporaneamente dalla sala studio dovrà ricollocare la documentazione nella busta o nella scatola

Nella sala studio è ammesso l’uso del personal computer

Non è consentito introdurre bevande e cibo in sala studio

Consultabilità dei documenti d’archivio

La documentazione è liberamente consultabile fatta eccezione per i documenti per i quali il proprietario ha posto come condizione per il deposito la non consultabilità di tutto o di parte delle carte dell'ultimo settantennio (art. 127 c.2, d.lgs 22 gennaio 2004, n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio")

Nella consultazione della documentazione lo studioso si impegna al rispetto delle disposizioni contenute nel «Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi storici» (art. 127 c.2, d.lgs 22 gennaio 2004, n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio")

Il testo del "Codice di deontologia" è a disposizione del pubblico

Riproduzioni

L'autorizzazione alla riproduzione dei documenti e dei libri è a discrezione della Direzione, strettamente personale e concessa esclusivamente per motivi di studio
Per chiedere l'autorizzazione alla riproduzione del materiale d'archivio lo studioso deve compilare il modulo apposito che consegnerà personalmente

Non è consentito riprodurre:

  1. Serie di documenti che configurino una raccolta organica
  2. Documenti in cattivo stato di conservazione
  3. Interi libri

E' consentito riprodurre con macchina fotografica digitale i documenti, previa autorizzazione della Direzione
I documenti vanno selezionati per la fotocopiatura secondo l’ordine in cui si trovano nel fascicolo e non devono essere rimossi per nessuna ragione
La riproduzione a scopi commerciali deve essere concordata per tempo con la Direzione secondo le modalità previste all’articolo 5 di questo Regolamento

Pubblicazione dei documenti, delle immagini e del patrimonio conservato dall’Archivio del Lavoro

Le richieste di pubblicazione vanno indirizzate alla direzione dell’Archivio in carta libera via posta o via mail (direzione@archiviolavoro.it)

La richiesta deve riportare: nome e cognome del richiedente, la lista dei documenti di cui si chiede la pubblicazione completa di segnatura, l’indicazione della consistenza o del formato se si tratta di immagini; il titolo e il contesto della pubblicazione (articolo di rivista, saggio etc.) nome dell'editore

I documenti o le immagini pubblicate devono essere citate come indicato dalla direzione dell’Archivio al momento della liberatoria per la pubblicazione (scarica norme per citazione) L'utente è tenuto a far pervenire all’Archivio del Lavoro una copia delle pubblicazioni in cui sia stato utilizzato o citato materiale conservato all’Archivio del Lavoro

Chi trasgredisce le regole dettate dal regolamento potrà essere escluso temporaneamente, o per sempre, dall' accesso in archivio