Il sindacato italiano ha affrontato in modo originale il vasto problema dei lavoratori migranti. Dopo essersi trovato nel dopoguerra dinanzi ad una difficile emigrazione “di massa” interna ed esterna, a partire dagli anni Settanta ha dovuto fronteggiare un fenomeno sconosciuto: l’immigrazione straniera in Italia. Ripercorrendo criticamente le fasi dell’intervento della Cgil a tutela della manodopera migrante dal dopoguerra ad oggi, Zanetti Polzi analizza le scelte che hanno consentito di coniugare solidarietà e unità del mondo del lavoro, contro la tentazione, ricorrente nel sindacalismo europeo, di garantire esclusivamente i lavoratori locali.