La mostra è stata una delle iniziative di accompagnamento all’esposizione internazionale promosse dal Comune di Milano per Expo2015. Ha beneficiato, inoltre, del prezioso contributo economico della Regione Lombardia e di patrocini della Camera del Lavoro di Milano, della FLAI milanese e nazionale, della Sovrintendenza archivistica per la Lombardia e del Comitato scientifico Expo2015.Nel percorso espositivo venivano raccontate le condizioni di vita e di lavoro delle campagne milanesi nel dopoguerra, le tradizioni, i mestieri tipici delle cascine milanesi (famigli, bergamini, cavallanti, om de’ fer, braccianti e mondine) e le battaglie condotte dal sindacato per garantire ai lavoratori un’esistenza dignitosa.Il materiale fotografico e documentale impiegato per la mostra era inedito e inesplorato e pertanto in linea con l’intento di riscoprire un patrimonio storico e culturale di grande importanza. La documentazione proveniva dall’Archivio del Lavoro e in particolare dal fondo del fotografo Silvestre Loconsolo e dalle carte della Federbraccianti CGIL Milano.All’impianto generale si aggiungevano documenti e filmati dell’Archivio storico della Same-Deutz Fahr, indispensabili per descrivere la motorizzazione delle campagne; e un video realizzato dallo SPI CGIL Milano, sull’alimentazione corretta e sostenibile.Il percorso espositivo affrontava in chiave storica il tema dei mestieri della campagna, delle condizioni di vita e di lavoro, dell’acquisizione dei diritti attraverso le batta glie sindacali e, infine, del processo di motorizzazione e innovazione delle campagne.
I lavoratori del cibo
“Un racconto attraverso fotografie, parole e documenti”