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Controriforma preventiva

Luigi Vergallo

Con l’apertura degli anni Sessanta, nel pieno del “miracolo economico”, l’esordio del centrosinistra nelle giunte di diverse città e successivamente al governo nazionale ha modificato i rapporti di forza nella società italiana e soprattutto aspettative e progettualità dei vari ceti sociali. Il volume, partendo dal caso di Milano, prende in esame le trasformazioni dell’economia e le scelte di politica economica, dalle prime importanti riforme fino alla crisi del 1964 e poi dalla parziale tregua del 1965 fino alle nuove scosse a ridosso della contestazione. Le vicende della giunta milanese e il loro impatto sul tessuto sociale del capoluogo lombardo si intrecciano con l’aspro conflitto tra industriali e operai e le prese di posizione della più importante e autorevole associazione imprenditoriale locale, l’ Assolombarda, la quale, in seguito alla stretta creditizia del 1963 e alla recessione, passa nei confronti del centrosinistra da una radicale contrapposizione, dai connotati fortemente ideologici e paradossalmente “classisti”, a un atteggiamento interlocutorio più articolato. Un importante contributo alla conoscenza dei rapporti fra politica, rappresentanze imprenditoriali e classi lavoratrici in un momento cruciale della storia milanese e nazionale.

 

Luigi Vergallo (Lecce, 1978) è dottore di ricerca in Società europea e vita internazionale nell’età moderna e contemporanea presso l’Università degli studi di Milano, dove ha discusso una tesi sulla deindustrializzazione. Presso lo stesso ateneo collabora da alcuni anni all’attività delle cattedre di Storia dell’industria e Storia economica. Autore di alcuni saggi apparsi su riviste specializzate e in volumi collettanei, è attualmente impegnato in attività di ricerca commissionate dalla Camera di Commercio di Milano e da quella di Monza e Brianza.

 

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