Mercoledì 26 settembre, ore 15.00
Salone Di Vittorio- Camera del Lavoro di Milano
“La Camera del Lavoro di Milano, già al suo nascere, segna il sindacalismo italiano di un tratto caratteristico che lo fa diverso dalle altre esperienze europee.
Le Camere del Lavoro, infatti, superando i confini dell’organizzazione di mestiere, propongono il patrocinio e la tutela degli interessi dei lavoratori, per educarli praticamente alla fratellanza e al mutuo appoggio”.
Così, nel 1981, Luciano Lama parla della Camera del Lavoro milanese e perciò della presenza della Cgil in questa città. Un luogo destinato ad accogliere lavoratori e cittadini, con la funzione di rispondere ai problemi e alle innovazioni di un territorio che ha sempre fatto del lavoro il suo tratto distintivo.
Da quando, durante la Liberazione, fu occupato dai partigiani della sesta Brigata Garibaldi e successivamente trasformato nella nuova sede della Camera del Lavoro, il Palazzo di Porta Vittoria rappresenta per Milano il “Luogo del Lavoro”, e fa parte a pieno titolo dell’identità urbana. Ma non solo. Da sempre la Camera del Lavoro, oltre al naturale rapporto con il mondo della produzione e del lavoro, mantiene profondi legami con la vita della città, con le istituzioni cittadine, col mondo della politica e della cultura e con l’insieme della società milanese.
In occasione delle celebrazione dei 120 anni di vita della Camera del Lavoro di Milano, vogliamo ricordare con questa pubblicazione il valore storico e architettonico della nostra sede che, nonostante i danni gravissimi provocati dai bombardamenti nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, ha mantenuto gran parte della fisionomia originaria. Parlando del passato, comunque, vogliamo credere che la Cgil di Milano e il luogo che la identifica continuino a rappresentare valori propri e attenzione continua alle trasformazioni che segnano i tempi. La Camera del Lavoro, oggi, sarebbe ben poca cosa se la propria sede non fosse stata costantemente aperta alla città in un confronto attivo e permanente con i diversi interlocutori e se le persone che vi hanno collaborato non avessero saputo interpretare i cambiamenti di Milano, così da adeguare e arricchire i contenuti della propria politica, oltre a migliorare l’offerta dei servizi a cittadini, lavoratori e pensionati.
dall’introduzione di Onorio Rosati, segretario generale della Camera del Lavoro metropolitana di Milano